“Neurosentimental” di Stelio Maria Martini: un simulacro del nostro tempo

Autori

  • Davide Colombo Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/12241

Parole chiave:

Stelio Maria Martini, Neurosentimental, Collage, Fotomontaggio, Impaginazione

Abstract

Dopo l’esperienza di Schemi, nel 1963 – anno del Gruppo 70 e del Gruppo 63 – Stelio Maria Martini realizza Neurosentimental, unanimemente considerato lavoro seminale nell’ambito delle ricerche verbovisuali degli anni Sessanta, date dall’interazione di cultura e forma letteraria e visuale. Per definire questo libro, la critica ha parlato di fotopoema, di fiction, di romanzo visivo; ha avanzato riferimenti alla cultura massmediatica, al fotoromanzo, al fumetto, al cinema. Tuttavia, proprio per meglio evidenziarne il carattere visivo, ci si propone di tornare a guardare e a riflettere sulla tecnica impiegata da Martini, il collage. Si propone di tornare ai fondamenti visuali, formali, compositivi e strutturali del collage per sottolineare come la sua natura compositiva e organizzatrice contribuisca a determinare e a costruire il senso interno e di interrelazione tra immagine e parola e come l’azione di “impaginazione/montaggio” sia lo strumento attivo che rende possibile lo sviluppo di un romanzo per immagini e parole come Neurosentimental. Attraverso un’attenta analisi di modelli e fonti visive e letterarie per l’elaborazione di Neurosentimental, il saggio si propone di esplicitare la complessità teorica e pratica costruita da Martini a livello contenutistico, formale e metodologico.

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Pubblicato

2021-01-28

Come citare

Colombo, D. (2020). “Neurosentimental” di Stelio Maria Martini: un simulacro del nostro tempo. Piano B. Arti E Culture Visive, 5(1), 51–84. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/12241