Serious Games. L’asimmetria delle immagini in Harun Farocki

Autori

  • Maurizio Guerri Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/14304

Parole chiave:

Harun Farocki, Serious Games, immagini operative, gamification, immagini immersive

Abstract

L’opera di Harun Farocki (1944-2014) si è confrontata in diversi modi con tutte le trasformazioni dei dispositivi di produzione delle immagini e anche con la AR e la VR. In particolare nell’installazione Serious Games (2009-2010) Farocki si confronta con alcune delle questioni che più hanno caratterizzato la sua attività artistica: la trasformazione delle guerre, la modificazione della funzione delle immagini nella percezione dell’evento bellico, il ruolo delle operative images. Farocki impiega le immagini stesse come via per rendere percepibile e comprensibile la modificazione del nostro rapporto estetico con le immagini e della loro funzione politica. I quattro video di cui si compone l’installazione Serious Games (esposti in numerosi musei tra cui: MoMA New York, Ryerson Image Centre Toronto, Hamburger Bahnhof Berlino, Jeu de Paume Parigi) sono stati interamente girati all’interno di alcuni centri di addestramento per soldati dell’esercito U.SA. in cui si fa ampio uso di serious games  sia per il training dei combattenti (Virtual Battle Space 2 della Bohemia Interactive), sia per la immersion therapy di pazienti affetti da disturbi post traumatici da stress e che proprio attraverso dispositivi AR e VR possono tentare di superare gli choc subiti (in particolare il programma Virtual Iraq dello psicologo clinico Albert Rizzo). Il saggio si propone di analizzare l’installazione di Farocki con l’obiettivo di mettere a fuoco le questioni estetiche e politiche connesse all’impiego delle tecnologie AR e VR con particolare riferimento all’addestramento in guerra e alle terapie per pazienti P.T.S.D.

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Pubblicato

2022-02-03

Come citare

Guerri, M. (2021). Serious Games. L’asimmetria delle immagini in Harun Farocki. Piano B. Arti E Culture Visive, 6(1), 111–130. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/14304