Mixed Reality: frontiera dell’educazione museale

Autori

  • Anna Calise Università IULM di Milano

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/14308

Parole chiave:

Mixed Reality, Didattica, Arte Visiva, Esperienza, Neuroscienze

Abstract

Questo articolo esplora le potenzialità epistemologiche della Mixed Reality (MR) ed il valore culturale e strategico che l’utilizzo delle tecnologie virtuali immersive può avere nell’educazione museale. Parte dall’esigenza dei musei di confrontarsi con le innovazioni tecnologiche e guidare la transizione mediale contemporanea, per diventare luoghi in cui la cittadinanza culturale viene costruita in un dialogo attivo con il panorama cognitivo dei nativi digitali. Approfondisce il potenziale esperienziale ed informativo delle tecnologie immersive, argomentando la profonda interdipendenza dei sistemi cognitivi con un ambiente mediale diffuso nell’era della computer vision. In questo scenario l’MR - collocata a metà dello spettro tra VR e AR - offre una fusione tra reale e virtuale senza soluzione di continuità. Un mondo nel quale le immagini in computer graphic sono ibridate nella realtà, circondano gli oggetti e si lasciano animare dall’individuo. Questa tecnologia apre l’educazione museale ad un mondo nel quale il pubblico può sperimentare nei panorami dell’arte, vivendo un vero e proprio dialogo sensoriale tra la realtà e la propria immaginazione, costruendo nuove frontiere dell’emozione, e del sapere. Una prospettiva cui i musei hanno l’opportunità di prendere parte, democratizzando così la transizione digitale ed insieme reinventando le frontiere della conoscenza.

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Pubblicato

2022-02-03

Come citare

Calise, A. (2021). Mixed Reality: frontiera dell’educazione museale. Piano B. Arti E Culture Visive, 6(1), 199–221. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/14308