La Computer art nel dibattito critico-curatoriale italiano degli anni Ottanta
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/16344Parole chiave:
Computer Art, storia delle mostre, curatorial studies, arte digitale, anni OttantaAbstract
Dalla metà degli anni Ottanta, nel contesto italiano, si sono susseguite diverse mostre dedicate alla computer art e al rapporto tra informatica e arti visive. In questo periodo, soprattutto grazie alla diffusione del personal computer, gli artisti hanno iniziato a realizzare opere utilizzando linguaggi di programmazione e hanno elaborato digitalmente immagini e video. Il saggio mira a ricostruire il dibattito critico e curatoriale attorno all’emersione della Computer art in Italia attraverso l’analisi di quattro mostre seminali: Tecnologia e Informatica (1986), organizzata nell’ambito della 42° edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia; Arte e Computer (1987), a cura di Renato Barilli; Computer Image (1987) curata da Franco Masotti e Claudia Ricci; I frattali: la geometria dell’irregolare (1988), tenutasi a Palazzo Braschi a Roma, con la curatela di Maurizio Calvesi e Michele Emmer. L’articolo intende far emergere le principali problematiche teoriche connesse alla diffusione della Computer Art in Italia, mostrando analogie e differenze – sia di ordine curatoriale che allestitivo – tra le mostre selezionate.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2022 Vincenzo Di Rosa
Questo articolo è soggetto a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 3.0 International License.