Rete: femminile singolare, oppure gli anni Novanta del Cyberfemminismo. La nascita, la ricezione in Italia e il percorso di Agnese Trocchi
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/16353Parole chiave:
cyberfemminismo, anni Novanta, net.art, Donna Haraway, Agnese TrocchiAbstract
Il contributo intende ricostruire le fasi principali della nascita del cyberfemminismo, individuandone le contaminazioni con l’arte e la sua ricezione in Italia nel corso degli anni Novanta. La nascita di tale termine si deve contestualmente a Sadie Plant e a VNS Matrix, il gruppo di artiste e attiviste che nel 1991 scrive il Manifesto Cyberfemminista per il 21 secolo, ispirato dalle teorie di Donna Haraway. Tra le componenti del gruppo la cui eco arriva fino agli Stati Uniti, all’Europa, in Italia, c’è Francesca Da Rimini, artista australiana che nel 1999 fonderà insieme alla statunitense Diane Ludin e all’italiana Agnese Trocchi il gruppo Identity Runners, una sorta di mondo virtuale costituito da testi, immagini e suoni all’interno del quale le tre artiste hanno creato tre personaggi: Discordia, Efemera e Liquid Nation. Tra VNS Matrix e Identity Runners c’è nel mezzo tutto il decennio degli anni Novanta di cui si proverà a riannodare le fila concentrandosi su AvANa BBS, Candida Tv, la fanzine Fikafutura, costola della casa editrice Shake, e sul percorso di Agnese Trocchi, artista romana la cui esperienza si muove nel solco dell’attivismo e della cultura indipendente più che all’interno del sistema dell’arte tradizionalmente inteso.
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