Ritratti di donne: la “straniera” nell’opera fotografica di Laura Grisi (1957-1990)

Caterina Toschi

doi:10.6092/issn.2531-9876/19580

Autori

Caterina Toschi Università per Stranieri di Siena

Docente di Storia dell’arte contemporanea e di Storia della fotografia (SSD L-ART/03) presso l’Università per Stranieri di Siena. Dottore di Ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea presso la Scuola di Dottorato Internazionale intitolata Miti fondatori dell’Europa nelle Arti e nella Letteratura delle Università di Firenze, Parigi (Paris IV Sorbonne) e Bonn. Junior Scholar nel 2012 presso il Getty Research Institute di Los Angeles e borsista nel 2017-2018 presso la New York University Florence. Coordina come PI il progetto PRIN PNRR 2022 Straniere: the reception of non-European arts and cultures in Italy (1945-2000) e l'unità di ricerca dell'Università per Stranieri di Siena del progetto PRIN 2022 BorderArt(E)Scapes. Contemporary Art, Anthropology and Borderscapes: from the late nineteenth century to the 2000s, reading contemporaneity and experimenting with new research practices (PI: Giorgio Bacci, Unifi). È confondatrice e condirettrice di WADDA | Women Art Dealers Digital Archives (www.wadda.info) e di Senzacornice, rivista digitale (ISSN 2281-3330) e laboratorio di ricerca e formazione per l’arte contemporanea (www.senzacornice.org). Associate Director presso The Santa Maddalena Foundation (www.santamaddalena.org) e responsabile scientifica della raccolta d'arte di Beatrice Monti della Corte e del suo archivio fotografico correlato all’attività della Galleria dell’Ariete (Milano, 1955-1980). Autrice dei volumi Dalla pagina alla parete. Tipografia futurista e fotomontaggio dada (Firenze University Press, 2017) e The Olivetti Idiom (1952-1979)/L'Idioma Olivetti (1952-1979) (Quodlibet, 2018).

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/19580

Parole chiave:

Laura Grisi, fotografia, ritratto, culture extraoccidentali, identità

Abstract

L’indagine esamina la ricerca fotografica sul ritratto femminile di Laura Grisi (Rodi 1939 - Roma 2017) in occasione dei suoi viaggi in Africa, Oceania, e sud America, durante i quali l’artista sviluppa una propria riflessione visiva sul tema della donna “straniera” ai canoni occidentali in una ricca documentazione raccolta in diversi progetti editoriali che, dall’inizio degli anni Sessanta, approdano ad una sintesi retrospettiva nello studio-intervista a cura di Germano Celant edito in Laura Grisi: A Selection of Works With Notes by the Artist (Rizzoli, 1990). Il saggio parte dai ritratti pubblicati nel volume del 1964 I denti del tigre (Lerici Editori), in cui Laura Grisi ritrae le donne polinesiane in forma sia letteraria che visiva costruendo un racconto che avvia una prima riflessione sull’iconografia della donna extraeuropea, letta dal suo obiettivo come alternativa ai canoni consolidati della cultura visiva modernista. Lo studio confronta poi i suoi ritratti con quelli del marito Folco Quilici, riuniti l’anno successivo per la Leonardo da Vinci nella monumentale opera I mille fuochi dal Sahara al Congo, a firma di quest’ultimo. Il volume alterna gli scatti della coppia sui costumi e gli usi dei popoli dell’Africa nord-equatoriale che pongono la donna tra i propri soggetti privilegiati, ed offre un caso di studio, unico nel suo genere, in cui l’identità femminile, indagata in un contesto di alterità culturale, è raccontata e costruita dal linguaggio fotografico in una proficua formula “a specchio” da cui emerge la dialettica fra lo sguardo femminile e quello maschile.