Grazia Toderi: luce, fotografia, corpo
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/19586Parole chiave:
Fotografia, Video, Luce, Autobiografia, CorpoAbstract
Il contributo si soffermerà sulla complessa relazione che Grazia Toderi (Padova, 1963) ha stabilito nel tempo con il mezzo fotografico. Centrale negli anni della formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, questo rapporto, seppur mutato, è sopravvissuto anche quando la produzione di Toderi si è indirizzata verso il video e l’installazione luminosa di carattere immersivo. Alle atmosfere sospese delle prime fotografie si sono sostitute dapprima opere video realizzate con camera fissa in cui sono i movimenti minimi e i gesti effimeri a diventare protagonisti e in seguito proiezioni che sovrappongono cartografia terrestre e celeste. Secondo questa prospettiva e facendo riferimento a inediti documenti d’archivio, sarà indagata la prima attività espositiva dell’artista, in un arco temporale che va dalla partecipazione alla sezione Aperto ’93 della Biennale di Venezia fino alla mostra personale allestita nelle sale del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea nel 1998. Tra gli aspetti cui il contributo cercherà di dare maggior rilievo, si segnalano: la relazione tra la sfera privata e quella pubblica nella pratica fotografica e video dell’artista; la presenza di elementi autobiografici e il loro mescolarsi con riferimenti tratti dalla cultura alta e da quella popolare; l’uso del corpo e del linguaggio; l’opera come campo di scontro/incontro di energie contrapposte; la ricezione critica dell’attività espositiva di Toderi nel corso degli anni Novanta.
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