Attorno alla Tenda: Accardi, Torino, Notizie

Autori

  • Claudio Zambianchi Sapienza Università di Roma

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/19607

Parole chiave:

Carla Accardi, Tenda, Giulio Paolini, Luciano Fabro, ambienti

Abstract

La Tenda di Carla Accardi fu esposta per la prima volta presso la Galleria Notizie nel 1966. A Torino Accardi aveva trovato un clima culturale aperto e internazionale e un dialogo con alcuni giovani artisti, in particolare Giulio Paolini e Luciano Fabro. La Tenda presenta affinità con lavori di questi ultimi artisti. In particolare vi è un analogo interesse nei confronti dell’atto del vedere: l’esperienza fenomenologica dello spazio si appoggia su un dispositivo che filtra e organizza la visione, in dialettica con la qualità mobile e aleatoria dello sguardo. La Tenda è anche un ambiente, uno spazio installato entro uno spazio (la galleria) e verificato nella sua “situazione concreta” (C. Lonzi), come saranno Lo Spazio di Paolini o l’In-Cubo di Fabro. Oltre a soffermarsi sulle affinità con il lavoro di Paolini e Fabro, l’articolo si propone di definire la trama dei rapporti che la Tenda stabilisce con altri aspetti dell’esperienza artistica contemporanea: gli ambienti di Lucio Fontana, l’astrazione post-pittorica statunitense e, in qualche misura, il lavoro di Pinot Gallizio. La dimensione inedita della Tenda nel contesto dell’arte italiana è tuttavia quella di genere: essa si rivela nel riferirsi ai temi della soggettività e dello spazio domestico (G. Zapperi) ed è manifesta nel gesto ripetitivo e paziente che decora le pareti trasparenti, “registrazione liberatoria di una condizione [femminile]”, dice l’artista, agli antipodi della qualità esemplare del gesto maschile.  

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Pubblicato

2024-07-11

Come citare

Zambianchi, C. (2023). Attorno alla Tenda: Accardi, Torino, Notizie . Piano B. Arti E Culture Visive, 8(2), 145–161. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/19607