Itinerario critico attraverso il percorso di Franca Sacchi
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/19610Parole chiave:
sperimentazione musicale, musica elettroacustica, performance, Campo Urbano, femminismoAbstract
L’articolo si propone di studiare il percorso artistico di Franca Sacchi, fra attività performativa e sperimentazione musicale, sulla fine degli anni Sessanta fino alla metà del decennio successivo. Nel biennio ‘68/’69 al centro della ricerca dell’artista si colloca la composizione musicale, in particolare la sperimentazione elettroacustica, sviluppata nella curatela di un centro di ricerca per la musica elettronica e nella partecipazione ad una serie di manifestazioni artistiche: in merito, materiale documentario proviene, oltre che dal confronto con l’artista stessa, dagli archivi di Paolo Scheggi (col quale collabora alla realizzazione di opere performative in diverse occasioni, fra le quali Campo Urbano a Como e Nuovi materiali nuove tecniche a Caorle) e Ugo La Pietra (col quale Sacchi è stata sposata nell’arco cronologico in esame). Nel corso degli anni Settanta l’opera di Sacchi va concentrandosi più nella danza e nello yoga, adottando una prospettiva femminista. Se il suo percorso si allontana dal clima artistico di cui è stata parte, di questa distanza sarà forse utile indagare le ragioni, in un dialogo fra le idee di Sacchi e alcune formulazioni teoriche del femminismo italiano di quel periodo. Lo studio mira così a ordinare una cronologia del suo percorso, la cui letteratura disponibile è scarsa o lacunosa e subordinata allo studio di altri artisti, in un sintetico profilo dell’autrice Franca Sacchi.
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