L’opera d’arte come strumento di lotta. Dentro e fuori Isola Art Center

Autori

  • Davide Da Pieve Université Paris 8

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/20079

Parole chiave:

Arte Partecipata, impegno sociale, Gentrificazione, Arte Fight-Specific, Ecosistema culturale

Abstract

Il presente studio analizza l’esperienza di Isola Art Center, nato a Milano nel 2001 con Isola Art Project, come caso emblematico di arte partecipata e socialmente impegnata. Lontano dai modelli tradizionali di esposizione e fruizione artistica, il progetto si configura come un dispositivo di resistenza contro la gentrificazione urbana, impiegando l’arte come strumento attivo di lotta politica e sociale. Attraverso una rete di relazioni tra artisti, cittadini, urbanisti e istituzioni, l’Isola Art Center ha prodotto pratiche e concetti innovativi – come il dirty cube e la fight-specific art – che esigono un ripensamento delle categorie estetiche e metodologiche dell’analisi storico-artistica. L’opera d’arte, in questo contesto, diviene parte di un ecosistema culturale più ampio, in cui le dinamiche relazionali, i conflitti territoriali e le forme di partecipazione ridefiniscono il ruolo dell’artista e il senso stesso della creazione artistica. Lo studio adotta un approccio multidisciplinare e situato, volto a esplorare le connessioni tra arte e società, mettendo in discussione i confini tra interno ed esterno del sistema dell’arte e proponendo una lettura che integra estetica, politica e pratica.

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Pubblicato

2025-06-26

Come citare

Da Pieve, D. (2024). L’opera d’arte come strumento di lotta. Dentro e fuori Isola Art Center. Piano B. Arti E Culture Visive, 9(1), 142–161. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/20079