Archivi partecipati e archivi di comunità: il caso dell’Archivio Sonoro di Comunità di San Cesario (LE)

Autori

  • Olimpia Di Domenico Università degli Studi di Salerno https://orcid.org/0009-0003-7939-5120
  • Irene Panarese Università degli Studi di Salerno https://orcid.org/0009-0000-3050-3694

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/20251

Parole chiave:

archivio, memoria, comunità, partecipazione, storia

Abstract

A partire da un naturale rinnovamento della pratica archivistica, la fine del XX secolo ha visto la nascita di una serie di “nuovi” archivi che hanno messo inevitabilmente in crisi la disciplina tradizionale. Una tipologia in particolare sembra essere andata incontro all’esigenza generale, che ha investito l’arte e la società contemporanea, di favorire la partecipazione attiva dei cittadini, o meglio della comunità, alla creazione, trasmissione e conservazione della propria memoria. Gli archivi di questo tipo, chiamati appunto partecipati, presentano caratteristiche innovative, come l’eterogeneità dei materiali, molto spesso su formato digitale, l’assenza del vincolo e della figura di un archivista, ma ciò che ne permette la nascita è un preciso atto volontario da parte della comunità di riferimento, ora in prima fila nel tentativo di lasciare traccia del proprio passato.

Il presente contributo intende dunque descrivere gli archivi partecipati e di comunità, a partire dalla definizione del ruolo e dei significati di comunità e memoria, per poi proporre un caso di archivio partecipato in Italia, l’Archivio Sonoro di Comunità di San Cesario (LE).

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Pubblicato

2025-06-26

Come citare

Di Domenico, O., & Panarese, I. (2024). Archivi partecipati e archivi di comunità: il caso dell’Archivio Sonoro di Comunità di San Cesario (LE). Piano B. Arti E Culture Visive, 9(1), 23–45. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/20251