Scarto e fuori-campo. Eredità e sperimentazione videoartistica tra segno, disegno e azione
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/6509Parole chiave:
scarto, fuori-campo, videoarte, disegno, azioneAbstract
Nell’orizzonte della sperimentazione delle immagini in movimento lo “scarto” e il “fuori-campo” sono stati più volte presi in esame come un “vuoto” produttivo in bilico tra il concetto di "intervallo" - già oggetto di discussione in Vertov e Ejzenstein - e una dimensione immaginativa posta altrove. Un “fuori” dove può abitare un'idea, uno spunto di riflessione, un riferimento di senso, ma anche un disegno. Nell’arte elettronica, in particolare nelle opere videoinstallate, quel fuori molto spesso si identifica proprio con un disegno, ma oltre ad avere una valenza generativa specifica e a intervenire come studium più volte all’interno del processo creativo, a realizzazione compiuta ha un ruolo primario anche nell’azione e nella fruizione spettatoriale. A partire da artisti e teorici delle Avanguardie storiche, attraverso il segno e il disegno il saggio si propone di percorrere i sentieri dello “scarto” e del “fuori-campo”, e di esplorarne i legami con la sperimentazione videoartistica internazionale, principalmente attraverso l’opera di Wolf Vostell, Bruce Nauman, Bill Viola e William Kentridge.Downloads
Pubblicato
2016-12-19
Come citare
Di Brino, A. (2016). Scarto e fuori-campo. Eredità e sperimentazione videoartistica tra segno, disegno e azione. Piano B. Arti E Culture Visive, 1(1), 102–125. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/6509
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