Dalla Money Art alla contraffazione. La cartamoneta come metafora e ripensamento dell'economia

Autori

  • Silvano Manganaro Accademia di Belle Arti de L'Aquila

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/6510

Parole chiave:

Money Art, economia dell’arte, banconote, economie alternative, arte concettuale

Abstract

Se l’arte del XX secolo è in larga parte leggibile come “ribaltamento di una logica di valori”, in che modo l’arte può porsi come alternativa al valore oggi dominante, ovvero il denaro? Come può mettere in campo un sistema semantico capace di dire realmente qualcosa di diverso rispetto all’immagine medializzata della contemporaneità o, in termini ancora più allargati, dell’economia post-fordista nella quale ci troviamo immersi? L’interesse degli artisti per l’economia e i suoi significati simbolici aveva già affascinato Marcel Duchamp che, con lavori come Assegno Tzanck (1919) o le Obbligazioni per la Roulette di Montecarlo (1924), aveva posto l’accento sulla arbitrarietà dello scambio economico. Un’arbitrarietà che si concretizza facilmente nella moneta se, come ha affermato Daniel Spoerri, quest’ultima è un’astrazione paragonabile a quella artistica. Le banconote, in particolare, hanno affascinato molti artisti, prima da un punto di vista formale (i trompe l’oeil di artisti americani di tardo ottocento quali William M.Harnett, JohnHaberle, Charles A.Maurer, VictorDubreuile, o i collage di Ray Johnson, Robert Morris o Akasegawa Genpei) poi sostanziale, ovvero come medium inteso sia come elemento plastico che come veicolo di messaggi ideologici o simbolici (Cildo Meireles, Lee Lozano, Cesare Pietroiusti). Infine l’interesse per la cartamoneta si è inverato, in alcuni casi (Atelier Van Lieshout, J.S.G. Boggs, Julieta Aranda e Anton Vidokle di e-flux), nella realizzazione di false banconote da mettere realmente in circolazione, dando vita a vere e proprie economie alternative.

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Pubblicato

2016-12-19

Come citare

Manganaro, S. (2016). Dalla Money Art alla contraffazione. La cartamoneta come metafora e ripensamento dell’economia. Piano B. Arti E Culture Visive, 1(1), 126–153. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/6510