La Grande Arte al Cinema: dal museo virtuale al museo narrato

Autori

  • Chiara Di Stefano Università per Stranieri di Perugia

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/9220

Parole chiave:

museo virtuale, arte, fruizione, user experience, cinema

Abstract

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una pervasività della presenza di eventi artistici al di fuori del contesto museale e in particolare, dal 2012, il ciclo di eventi “La Grande Arte al Cinema” di Nexo Digital. Quello che questo saggio intende indagare è l’ontologia di una particolare forma di queste esperienze filmiche ovvero le cosiddette “Exibition On Screen”, dove alla consueta forma documentaristica e spettacolare si sostituisce un formato di vera e propria “visita guidata aumentata” (Mandelli, 2017) che valica i confini del singolo museo e si propone una forma non dissimile a quella del museo virtuale. La differenza tra le due esperienze risiede però nell’ inclusione dello spettatore rispetto al percorso e ai metodi di fruizione. Se infatti nelle esperienze virtuali l’utente è invitato sia a seguire un percorso suggerito che a scegliere come costruire e arricchire il proprio spazio artistico virtuale, nell’esperienza di mostra al cinema, il pubblico resta di fatto passivo. Una selezione di opere imposta dalla visione del regista che in qualche modo si riavvicina alla cosiddetta “dittatura del curatore” presente nei musei di stampo tradizionale riavvicina dunque il fruitore della mostra al cinema ad un fruitore tradizionale. La risemantizzazione del discorso allestitivo ha dunque condotto a un depauperamento del valore culturale dell'esperienza o lo ha invece arricchito? E quali forme qualitativamente accattivanti si vanno sostituendo nella fruizione delle mostre d’arte?

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Pubblicato

2019-03-17

Come citare

Di Stefano, C. (2018). La Grande Arte al Cinema: dal museo virtuale al museo narrato. Piano B. Arti E Culture Visive, 3(2), 1–15. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/9220