Da Mister Fantasy a Immagina: arte elettronica in tv

Autori

  • Paola Lagonigro Sapienza Università di Roma

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/9927

Parole chiave:

Arte elettronica, Computer art, Rai, Televisione, Videoarte

Abstract

Negli anni Ottanta l’arte elettronica fa il suo ingresso nella televisione italiana con sigle, pubblicità e bumper, rinnovando la grafica di un‘immagine che da pochi anni era diventata a colori. Come denunciato da artisti e teorici, ben poco spazio viene però concesso alla trasmissione e alla divulgazione di opere di videoarte e computer art, che invece avrebbero nella televisione il loro naturale mezzo di fruizione. Alcune trasmissioni andate in onda su Rai Uno e nate attorno al culto del video e delle nuove tecnologie, costituiscono un’eccezione in questo panorama. Mister Fantasy (1981-84) nasce come trasmissione dedicata alla “musica da vedere” (la novità dei videoclip musicali) e nel corso degli anni si evolve fino a ospitare artisti visivi e a trasmettere i video di uno dei primi e più promettenti gruppi di computer art italiana: Crudelity Stoffe. Allo stesso modo, Non necessariamente (1986-87) manda in onda i video realizzati al computer dai Giovanotti Mondani Meccanici e, sfoggiando la definizione di “tecnovarietà”, fa un uso sperimentale e dinamico degli effetti grafici. La centralità dell’immagine elettronica viene infine esaltata dal programma Immagina (1987-88) che racconta una contemporaneità votata all’apparire, dando particolare rilievo alle nuove tecnologie e alle forme artistiche che le utilizzano. Si tratta di opere di difficile collocazione, in bilico tra l’essere arte per la tv e arte in tv.

Downloads

Pubblicato

2019-10-17

Come citare

Lagonigro, P. (2018). Da Mister Fantasy a Immagina: arte elettronica in tv. Piano B. Arti E Culture Visive, 3(2), 146–171. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/9927