Oltre la «Chador Art»: riflessioni sulle opere fotografiche delle artiste iraniane Ghazaleh Hedayat e Newsha Tavakolian
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/15580Parole chiave:
Identità, Corpo, Chador Art, Arte contemporanea iraniana, FotografiaAbstract
La fotografia iraniana, di lunga tradizione, entra in una nuova fase con le politiche promosse dal 1997 dal Presidente riformista Khatami contestualmente allo sviluppo di nuovi mezzi di comunicazione di massa, che favoriscono la significativa e crescente partecipazione femminile. Le artiste si confrontano con la realtà e usano i nuovi media, sfruttandone la facilità di produzione e distribuzione, quando televisione e internet diventano potenti strumenti di propaganda politica e religiosa nel contesto globale. L’articolo esamina il contributo femminile alla fotografia iraniana attraverso l’analisi delle opere di Ghazaleh Hedayat e Newsha Tavakolian. Hedayat svolge una serie di riflessioni sul corpo femminile e se stessa come una donna e il suo rifiuto verso la visione maschile del mondo. Tavakolian si concentra sulle giovani della classe media in Iran e la questione femminile in Medio Oriente e nel mondo con riferimenti diretti alla vita quotidiana. Le loro opere raccontano l’esperienza personale e collettiva in Iran e nel contesto internazionale. L’utilizzo della fotografia e l’approccio critico descrivono un tessuto comune alle due artiste, anche se ognuna ha avuto un percorso autonomo e obiettivi diversi. Le due artiste, inoltre, superano il confine geopoliticamente caratterizzato e l’approccio semplificatorio che si ritrovano, paradossalmente, nelle opere di Shirin Neshat e altre simili rappresentanti di quella che è definita in Iran, in modo critico, «Chador Art».
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