Il conflitto nell’opera di Nanni Balestrini, “dadaista d’assalto” . Azioni e performance degli anni Sessanta

Autori

  • Cristina Casero Università degli Studi di Parma

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/7265

Parole chiave:

Balestrini, Conflitto, Linguaggio, Ricerche verbo-visuali

Abstract

Il conflitto è alla base di ogni intervento della ricerca di Nanni Balestrini che si è sempre incentrata intorno ad un’analisi del linguaggio, della sua ambivalenza e della sua ambiguità, sia in ambito più strettamente letterario, sia in quello più apertamente riferibile alle ricerche verbo visuali. In questo intervento propongo una riflessione su questo aspetto della ricerca dell’artista, dedicando particolare attenzione ad alcune performance che Balestrini progetta e realizza nel corso degli anni Sessanta, come l’intervento al Teatro delle mostre, nella primavera del 1968 . All’interno di una produzione tanto vasta e articolata credo, infatti, che sia interessante analizzare brevemente le prime azioni che Balestrini realizza, nelle quali porta la parola nello spazio fisico dell’esperienza e, privandola di un tradizionale supporto, la rende concreta e capace, quindi, di coincidere con l’azione. Queste esperienze mi sembra illustrino, quasi metaforicamente, il registro in cui va collocata tutta la produzione dell’autore, soprattutto in relazione all’idea di conflitto.

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Pubblicato

2017-07-15

Come citare

Casero, C. (2017). Il conflitto nell’opera di Nanni Balestrini, “dadaista d’assalto” . Azioni e performance degli anni Sessanta. Piano B. Arti E Culture Visive, 2(1), 28–43. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/7265