Call for Paper: L’arte mediata: dal Critofilm al Talent Show (2018-2)

2018-03-27
a cura di Giacomo Manzoli e Claudio Marra

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Se è vero, come ci hanno insegnato le migliori estetiche contemporanee, che l’arte, non diversamente dalle altre attività umane, può trovare identità e significato solo a partire dalle pratiche che la definiscono, è in questa direzione pragmatica, di uso, di discorso, che sembrerebbe opportuno orientare la ricerca e la riflessione sul suo statuto.

Ora non c’è dubbio che nella contemporaneità il cinema, quello d’autore ma anche, e forse, soprattutto, quello popolare, a partire dalla fin troppo abusata etichetta di “specchio della realtà”, costituisca una magnifica sintesi di comportamenti e abitudini di vita, uno straordinario serbatoio/repertorio di gesti, azioni, gusti, parole, capace non solo di riprodurre il sociale, ma addirittura di ridefinirlo. In questa prospettiva poi, alla galassia cinematografica occorre ormai necessariamente aggiungere, anche quella televisiva che, se possibile (si pensi all’invadenza e al peso dei reality e dei talent), ha ulteriormente incrementato la sponda di virtualità inaugurata e diffusa dal cinema.

La presente call for papers di «piano b» vorrebbe dunque stimolare e raccogliere riflessioni a largo raggio proprio su queste tematiche: l’arte raccontata e interpretata dal cinema e dalla televisione. L’arte, come sistema e come meccanismo, come opere e come protagonisti, come modelli e come categorie critiche, come linguaggi e come simboli, insomma l’arte complessivamente intesa, trasferita, filtrata e rigenerata nelle narrazioni cinematografiche e televisive. L’arte così come appare sugli schermi che riflettono e contribuiscono a ridefinire la nostra quotidianità, tra rappresentazione e sfruttamento, educazione e divulgazione.

Possibili, ma non esclusivi, spunti di riflessione:

  1. Il ritratto d’artista (dal biopic al selfie).
  2. Il dress code dell’Art World.
  3. Il ritratto dell’esperto: Zeri, Sgarbi, Daverio, Montanari, e altre star.
  4. Divulgare l’arte attraverso il cinema, la televisione, i nuovi media.
  5. L’utilizzo degli audiovisivi nella didattica dell’arte.
  6. La spettacolarizzazione delle pratiche: da Le Mystère Picasso ai reality.
  7. La produzione di valore artistico attraverso i media: le aste televisive e altre catastrofi.
  8. Nuovi critofilm: le tecnologie digitali e la virtualizzazione dell’esperienza di fruizione di un’opera d’arte.
  9. L’interazione economica fra campo artistico e campo dei media.
  10. Rappresentazione e modellizzazione delle culture di gusto e del giudizio di valore.

I docenti, i critici e gli studiosi interessati potranno sottoporre alla valutazione del Comitato editoriale le proprie proposte, inviandole come allegato al seguente indirizzo di posta elettronica:
redazione.pianob@unibo.it
Per proporre un contributo si dovranno inoltre rispettare le indicazioni di seguito esposte, altrimenti esso non sarà preso in considerazione.

Come proporre un contributo

Entro il 4 maggio 2018 si dovrà inviare all’indirizzo redazione.pianob@unibo.it un file .doc comprensivo di un breve abstract (massimo 1500 battute, spazi inclusi), non più di cinque parole-chiave e una sintetica biografia del proponente, la cui valutazione sarà affidata ai curatori del numero. L’abstract, la biografia e le parole-chiave dovranno obbligatoriamente essere presentate, oltre che nella lingua originale del testo, anche in inglese. Una volta ricevuta conferma di accettazione dell’abstract da parte della redazione, si potrà procedere con la stesura e l’invio di un contributo monografico/saggistico, il quale non dovrà superare le 15/20 cartelle (30.000/40.000 battute, note e spazi inclusi). La stesura del testo, che potrà esser redatto in italiano, inglese o francese, dovrà essere uniformata alle norme redazionali della rivista. Tutti i contributi dovranno pervenire allo stesso indirizzo di posta elettronica sopra indicato entro il 15 settembre 2018, avendo cura di specificare nel corpo della email di accompagnamento titolo del contributo e nome e cognome del proponente. Ogni contributo che arriverà in redazione sarà sottoposto a procedura di double blind peer review, venendo inviato anonimamente a due referee. Se i giudizi dei due referee saranno in contrasto, i direttori decideranno (in dialogo con il curatore o i curatori) se assumersi la decisione di pubblicabilità o di invio a un terzo referee. La redazione contatterà gli autori per comunicare loro l’esito della valutazione. L’uscita del numero di «piano b» è prevista per dicembre 2018.

Per maggiori informazioni consultare Invio di una proposta